mercoledì 23 maggio 2018

ANTOLOGIA

                     ANTOLOGIA

                      LA SAPIENZA DIVINA
In questo passo , tratto dalla prima lettera ai Corinzi , san Paolo dichiara di essere il portavoce non di una sapienza umana , bensì divina , della quale è espressione il vangelo , che parla di Cristo : gli uomini non possono conoscere Dio direttamente , ma presso di loro è venuto il figlio di Dio .  

                     ALLA SCUOLA DI GESÙ 
Origine, succeduto a Clemente alla guida del DIDASKALEION di Alessandria, ha scritto tra l'altro alcuni commenti ai vangeli: questo brano tratto dal libro tredicesimo del commento a Matteo, nel quale descrive il rapporto tra Gesù e gli apostoli come quello tra il maestro e i suoi discepoli, un rapporto che va imitato, cercando Gesù nei propri cuori, come un maestro interiore, o richiedendo lumi a chi, nel corpo della chiesa, funge da maestro.

                   A COSA SERVE IL LINGUAGGIO 
Ne il maestro, Agostino d'ippona immagina, secondo l'esempio dei dialoghi platonici, di cercare la verità in un dialogo serrato con il figlio Adeodato. Nel passo che apre l'opera si anticipa già la conclusione: il linguaggio non serve a trasmettere la conoscienza, ma a richiamare alla mente ciò che è già depositato nella nostra anima.

DALLA REGOLA: L'IMPORTANZA ELLA LETTURA 
Nel brano tratto dalla regola di San Benedetto, vengono dettate le modalità con le quali deve avvenire la lettura che accompagna il pasto comune: mentre gli altri consumano il cibo del corpo, un confratello, secondo turni settimanali, deve fornire cibo all'anima.

                COME ALLEVARE I BAMBINI      
Muhammad al-Ghazzali, vissuto in un periodo leggermente posteriore a quello considerato in questa Unità, è il più noto tra i pedagogisti islamici .
Certe sue raccomandazioni ricordano quelle del cristiano Giovanni Crisostomo per il richiamo sia al pudore sia ai pericoli dell'eccessiva ricchezza nonchè di certe forme di svago .

COME INSEGNARE LETTERATURA A THERAN, OGGI 
 Azar Nafisi , scrittrice iraniana ora residente negli stati uniti, nel romanzo " leggera Lolita a TEHERAN racconta del suo tentativo di tenere corsi, all'università di Teheran , su autori occidentali come Vladimir Nabokov, del quale propone lo scandaloso Lolita, da cui il titolo di questo suo libro autobiografico. Per aver letto e commentato il "grande Gatsby " dello scrittore americano Francis Scott Fitzgerald viene addirittura "processata " dagli studenti integralisti della rivoluzione islamica dell'ayatollah khomeini qui l'autrice garantisce l'autonomia della lettura rispetto alle ingerenze .
 

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